COSA SI PROSPETTA NELL’ESTATE 2021 E NEI MESI SUCCESSIVI
Rispetto all’anno scorso più italiani potrebbero decidere di andare in vacanza, prenotando però all’ultimo a causa della generale incertezza dell’evoluzione della pandemia (oltre il 60% degli intervistati mentre uno su tre lo farà due settimane prima di partire).
Infatti oltre la metà degli italiani (53,4%) ha deciso di concedersi una vacanza i prossimi mesi anche se solo il 4,1% ha già prenotato.
Il fattore cruciale sono le vaccinazioni anti-covid, che se continuano a procedere spedite, fanno sperare numeri di turisti che sfiorano il 70%, percentuale che si avvicina molto al periodo pre-covid, quando i turisti erano il 79,9%.
Una ricerca realizzata da Euler Hermes, società del gruppo Allianz, in collaborazione con Format Research, rileva che l’andamento della campagna vaccinale, insieme all’attuazione di politiche di sicurezza e salute, influenzerà le decisioni per la prossima estate, in merito agli italiani che vorrebbero andare all’estero (dal 13% al 31,4%) ma anche di coloro che opterebbero per rimanere nei confini nazionali ( 42% al 67%).
Inoltre, pur di potersi spostare, almeno tre italiani su quattro assicurano che il passaporto sanitario non sarebbe un problema, a patto che si guadagni davvero la libertà di muoversi, con un budget di 1.400 euro per le famiglie e 800 euro per chi viaggia solo o con amici, per circa 12 giorni di vacanza entro i confini nazionali.
La permanenza media per una vacanza all’estero invece scende a 8 giorni, con una spesa media per le famiglie che sale a 1.700 euro e circa 1.000 euro per viaggi individuali.
In ogni caso l’Europa potrebbe vedere una ripresa del turismo più veloce, rispetto agli Stati Uniti e all’Asia, in quanto ha subito un calo maggiore in termini assoluti lo scorso anno, con oltre 500 milioni di turisti internazionali in meno.
In Italia le mete più gettonate per questo 2021 sono tutte al mare: Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana ed Emilia-Romagna che hanno tutte un livello di interesse alto da parte dei turisti, mentre Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Calabria e Campania risultano avere un interesse medio alto.
Per quanto riguarda le tipologie di pernottamento, chi ha scelto di andare in vacanza, indica le strutture più tradizionali del sistema ricettivo alberghiero o extra-alberghiero. In particolare, “Albergo o villaggio turistico” (29,3%), “Bed & breakfast” (12,5%), “agriturismo” (3,7%), “campeggio” (2%) e “ostello della gioventù” (0,8%).
L’altra faccia del turismo, che riguarda il 46,6% di italiani che non sono disposti ad andare in vacanza per i prossimi mesi, è condizionata dal covid-19 (circa 1 italiano su 4). In primo luogo, perché “pur volendo”, i cittadini hanno ancora timore a viaggiare (24,2%), il 14,1% del campione intervistato ha “già rinunciato, al di là del Coronavirus”. Significativo, inoltre, anche l’8,2% del campione intervistato che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia dichiarando di “non avere le possibilità economiche”.
FONTE DEMOSKOPIKA
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